Blind Maze: i giovani, l’arte e la vita.

Posted 07 Maggio 2009

Blind Maze racconta l’incontro e lo scontro tra generazioni. Tra quelle dei padri e dei figli, ma anche tra quelle che improvvisamente ci troviamo ad attraversare in ogni processo di maturazione.

E’ uno spaccato di gioventù non ritratto dalla cronaca e dai tabloid. Se penso a questa storia, la parola che sento più pertinente è “normalità”. Una normalità non banale, non piatta, fatta di fatica e di talento quotidiani. Elementi normali che rendono straordinaria la vita di ognuno.

Nella scuola di teatro e di danza che costituisce il mondo di questo   film, vivono l'incubo inconfessabile di Diamante, il coraggio di Lucrezia, l'assunzione di responsabilità di Chicco, l'ostinazione di Giulia nonostante le difficoltà economiche, le fobie che imprigionano Andrea, il talento dannato di Filippo, l'ambiguità di Marco, la consapevolezza di Mirko e la decisione di  Roberta. E c’è anche Costanza, unica bambina in un gruppo di adolescenti, a rappresentare la consapevole leggerezza dell’infanzia.

Guardo i ragazzi di oggi e mi emoziono. Soprattutto in anni così difficili vedo la gioia che mettono nella lotta quotidiana. Il Veneto in questo senso mi ha fornito suggestioni importanti, perché la determinazione e il lavoro sono tra i suoi requisiti essenziali. Una storia vive sempre in un tempo e abita sempre un luogo. Ora che sto per girare so che non poteva accadere che qui e non poteva che essere ora.

SCHEDA TECNICA BLIND MAZE