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VERSACE
Posted 07 Giugno 2011
Sono rimasta assolutamente affascinata da un libro che ho
recentemente letto …. Ma vi prego, non andate via come spesso accade quando
parlo di libri!!!! Vogli parlarvi e confidarvi la mia relationship con i Versace …. persone di talento …. tutte
indistintamente.
I tre fratelli Versace avevano bisogno l’uno degli altri …. Erano
perfetti assieme, ma sfortunatamente la morte improvvisa e tragica di Gianni ha avuto conseguenze disastrose
sugli altri due.
Santo è sempre
stato un grande amministratore … non era forse stravagante o estro come Donatella o Gianni ma il suo apporto
alla maison è sempre stato indispensabile per ricondurre con i piedi per terra
i voli pindarici (o forse le pazzie?!?) dei due fratelli ….Era la ragione e la
coscienza di una famiglia che amava gli eccessi che spesso avrebbero potuto
mettere a dura prova la sopravvivenza stessa del marchio Versace.
Donatella era la Musa ispiratrice …. Una donna di gran talento
e di grande generosità come mai ne ho conosciute nella mia vita …. L’ho
incontrata nel 1989 alla presentazione dei Telegatti
con il mitico Mike Bongiorno …. Era
la prima volta che un personaggio RAI andava a Canale 5 …. A quel tempo fu un
grosso “scandalo” ma anche un grande onore per me e sono stata davvero felice
di fare quella esperienza …. Oggi non esistono più quella rivalità e quello
spirito di appartenenza ….. e forse è meglio così.
Torniamo a quella serata e a quell’evento …. Rosanna Mani di Sorrisi & Canzoni mi disse che avrei dovuto vestire in lungo ….
Aiuto …. Povera me in lungo!! …. Vabbè glissons …. Accettai solo perché mi
dissero che il vestito sarebbe stato di Versace !!!!
Incontrai Donatella nel loro quartier generale e fu come
vivere un sogno …. Il suo entusiasmo era contagioso e il vestito
incredibilmente unico e regale ….Mi sentivo una dark princess.
Dopo di allora, andai a casa sua per alcune cene…. Mi fece
conoscere il marito Paul (simpatico, Americano come me, persona a
modo) ed i figli che erano miei fans …. Splendida esperienza … Ricordo che Naomi Campbell chiamava in
continuazione Donatella per cercare conforto e consigli …. La sua relazione con
Robert De Niro era in crisi e
Donatella era una sorta di psicologa telefonica …..
I figli di Donatella erano davvero splendidi per educazione
e discrezione …. Allegra era un
piccolo fragile "little bird" …. che sorrideva timidamente ….I suoi successivi
problemi di anoressia mi hanno rattristato moltissimo …. So di persona cosa
voglia dire vedere spiattellato sui giornali la propria vita privata ….E
Allegra che è ragazza schiva ma determinata, ha deciso con molto coraggio e
determinazione di rilasciare pochissime interviste e di parlare poco di sé (illuminante in proposito l'articolo di Natalia Aspesi su Repubblica del 5 giugno)….
Ricordo quando Donatella mostrandomi il suo lussuoso
appartamento mi portò nella camera da letto, mi aprì il suo guardaroba e mi
chiese “c’è qualcosa che ti piace?” ….
Tra l’incredulo e l’estasiato le dissi che le camice erano tutte
incredibilmente aggressive e di una bellezza unica …. Lei allora ne prese
alcune e consegnandomele mi disse “abbiamo
la stessa taglia voglio che siano tue!!”
Per alcuni anni da allora fui la prima artista televisiva ad
indossare i vestiti di uno stilista…. un vero onore ….
Ho iniziato a vestire Versace in ogni occasione … copertine
di riviste … feste e show televisivi ….ed ero emozionata ogni volta come fosse
la prima …. Le gonne erano sexy … i top ricamati con gioielli … le scarpe intarsiate
con pietre preziose …. Sono diventata una mini Versace Girl …. A detta di
molti una "musa ispiratrice" per la stessa Donatella ……
Non ho mai incontrato Gianni ma è come se lo avessi sempre
conosciuto perché indossando le sue creazioni me lo sentivo addosso ….
Gianni era il genio che ha precorso i tempi shockando il mondo allo stesso modo in cui più tardi hanno fatto John Galliano e Alexander Mcqueen.
Il libro che mi ha riportato alla memoria tutti questi ricordi
è “House of Versace: The Untold Story of
Genius, Murder and Survival” by Deborah
Ball.
Ho pianto leggendo della vulnerabilità di Donatella che
racconta la sua lunga dipendenza dalla droga. La debolezza umana ci accomuna
tutti e quando rischia di trascinare nell’oblio e nella desolazione chi hai avuto
modo di conoscere da vicino … ispira un
sentimento di tristezza mista a rabbia …. Donatella in conseguenza di questo
suo problema ha rischiato di compromettere il rapporto con i figli e messo in
grave difficoltà la stessa Maison.
Il libro è davvero ben scritto ….. la storia è affascinante
e attuale …. È un must per tutti coloro che vogliono sapere
di un mondo, quello della moda, tanto affascinante quanto pericolosamente
tentatore …..
È il mio libro preferito …. Almeno per ora ….. ottima
sceneggiatura per un film ….. chissà …. Forse il prossimo ……
1 comments
25 Maggio 2015 14:36
Io resto della mia idea. Quando si ha troppo e troppo facilmente si perde ogni contatto con la realtà. E il prezzo da pagare è sempre troppo alto.
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