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..... Edoardo canaglia ....
Posted 16 Gennaio 2011
E bravo Edoardo ….. alla fine sei riuscito dove altri hanno fallito …. Sei riuscito a farmi a parlare di televisione ….
Non basterebbe un libro per raccontare che cosa è stata e cosa è la televisione per me …. e chissà che un giorno lo faccia per davvero ….
Potrei sottoscrivere ogni singola parola che hai scritto ….. perché tutte rispondono a verità …. e tuttavia non risponderei alla sola domanda che hai omesso forse volontariamente di porre ….
Io voglio davvero fare ancora televisione? …..
Vedi Edoardo …. nella mia vita ho sempre avuto la fortuna di scegliere cosa fare ….. e non rimpiango nessuna delle scelte che ho fatto anche se alcune, col senno di poi, si sono dimostrate sbagliate …..
Oggi io voglio fare qualcosa d’altro rispetto a quello che c’è in televisione …. e non perché lo giudico negativamente ….. ma perché non mi piace e non mi stimola artisticamente …..
La tv oggi è qualcosa di diverso da quella che ho fatto io ed è qualcosa di diverso da quella che vorrei fare io ….
Fino a non tanto tempo fa la tv serviva “a far vedere allo stesso modo in cui la radio serviva a far sentire ed il telefono a far parlare“.
Era come se, in modo molto democratico e egualitario, a tutti fosse data la possibilità di vedere l’arte e lo spettacolo in ciascuna sua forma di espressione.
Oggi, come ha affermato nel suo libro di recente pubblicazione Aldo Grasso, “Televisione convergente” , “la tv, allo stesso modo del telefonino, da strumento di comunicazione si è strasformato in uno strumento dove si radunano il nostro essere sociale e la nostra identità individuale e collettiva”.
La tv di oggi è costruita per propinarci una quantità industriale di messaggi subliminali che tendono a plasmarci a immagine e somiglianza delle figure che vediamo sfilare davanti ai nostri occhi, con il rischio di confondere il confine tra realtà e finzione. La televisione era “estensione o protesi di noi stessi e serviva allargare l’orecchio ed il senso della vista, oggi invece ci troviamo davanti ad un ambiente.”
In questa prospettiva lo spettatore non decide e non è mai il protagonista del successo o dell’insuccesso di quello che vede, ma semplicemente parte di un ingranaggio da cui è controllato e indirizzato.
Io ho ancora la visione romantica di una televisione che sia puro intrattenimento ed evasione per chi la guarda e professionalità e talento artistico per chi la fa.
1 comments
19 Maggio 2015 14:01
La TV che hai fatto tu, in quegli anni e impostata in quel modo, con buona parte di colleghi seri professionisti, vedi Baudo, Sandra e Raimondo, etc , non esiste più e non ritornerà più. Però si può provare a salvare il salvabile, con la volontà di tutti...ma su questo non metterei la mano sul fuoco...
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