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Sono in ottime mani!
Posted 11 Marzo 2009
Finalmente l’ho rivisto! A una settimana dal fattaccio devo dire che sta meglio, anche se aveva un aspetto che… sembrava davvero urlare l'esatto contrario!!! In effetti, ce ne vorrà prima che torni ad essere veramente quello di prima: un mignolo dignitoso, sano e soprattutto utile quando serve!
Ieri sera ho avuto la prima medicazione post intervento. Il primo incontro ravvicinato con il mio dito “ricostruito”.
“E’ stata un’operazione di microchirurgia molto delicata”, mi ha spiegato il dott. Ruggero Testoni, il chirurgo che mi ha operata, uno dei più autorevoli chirurghi della mano a livello europeo e Responsabile dell’Unità Funzionale di Chirurgia della mano dell’Ospedale “Casa di Cura dott. Pederzoli” di Peschiera del Garda.
Il trauma subito mi aveva strappato completamente l’unghia, lacerando in diversi punti il tessuto sottostante, che ricopre la falange, chiamato “letto ungueale”. E’ una zona molto simile alla lingua, soprattutto in fatto di sensibilità. Avete presente il male che si prova quando ci si morde involontariamente la lingua? Bene. Adesso moltiplicatelo all’ennesima potenza e avrete una vaga idea del cabaret di emozioni che ho provato in quel momento…
“La chirurgia della mano”, ha precisato il dott. Testoni, “è l’unione di diverse specializzazioni: chirurgia plastica, ortopedica, chirurgia vascolare e neurochirurgia. Alla base di tutto c’è la microchirurgia, senza la quale, la chirurgia della mano non potrebbe esistere”. Il centro specialistico di Peschiera è considerato fra i più importanti d’Italia per mole di lavoro, con 5 mila interventi chirurgici all’anno.
“Nel suo caso” ha proseguito il dott. Testoni “Abbiamo dovuto ricostruire in microchirurgia, con l’ausilio di speciali lenti d’ingrandimento, tutto il letto ungueale, lacerato in più punti dopo lo strappo totale dell’unghia.
Per cucire le numerose ferite del tessuto sono stati utilizzati aghi e filo quasi invisibili ad occhio nudo. Un intervento delicato e di grande precisione. La superficie del letto ungueale ricostruito deve risultare infatti completamente liscia per poterla coprire, come abbiamo fatto, con un’unghia artificiale che proteggerà il tessuto fino a quando ricrescerà l’unghia naturale”.
Una cosa è certa. Con il dott. Testoni ( e tutta l’equipe medica) mi sono sentita da subito in ottime mani!!!
A lui sono arrivata grazie alle tempestive indicazioni di un grande amico, l’imprenditore bassanese Bernardo Finco, che lo aveva conosciuto qualche anno fa, quando il dott. Testoni gli riattaccò un dito che aveva perso in seguito ad un brutto incidente sul lavoro, accaduto all’estero. Dopo l’incidente Bernardo ebbe la lucidità di raccogliere il suo dito da terra e di metterlo nel ghiaccio per portarlo con sé fino al Centro di Peschiera, dove, appunto, riuscirono a riattaccarlo perfettamente!
Certo che il fattaccio mi ha davvero aperto un mondo nuovo che non conoscevo…
Ma a quest’ora, e a parlare del mio amico bassanese (che non finirò mai di ringraziare!!!)… mi è venuta una voglia tremenda di Sushi! A Bassano si mangia un sushi superbo, mai andati da Hisyou? Eccezionale…
A presto people!!!
Kisses
1 comments
11 Aprile 2015 15:48
Povero dito. Sarà di nuovo a posto ora. Pay attention honey!!!
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