Milano, 15 Gennaio 2022

Posted 16 Gennaio 2022

Diciamolo a voce alta.

La vita di chi, da un anno e mezzo a questa parte, si è schierato dalla parte “sbagliata”, è stata un crescendo di schiavitù.

Siamo stati relegati nel girone dei pariah della società.

E quelli di noi, che avevano fama e riconoscibilità, sono stati attaccati e criminalizzati duramente dalla stampa di regime e dai venduti “opinion leaders”.

Chiunque pensa che oggi “essere dall’altra parte, la parte dei cosiddetti irresponsabili, dei NOVAX” possa portare qualche vantaggio,

è in perfetta malafede o è un perfetto imbecille.

Tutto quello che ho detto in questo anno e mezzo,

non l’ho detto per cercare fama o visibilità, non l’ho detto perché sono irresponsabile e disertore.

L’ho detto perché sono anche io una cittadina e come ciascun cittadino ho il sacrosanto diritto di partecipare alle decisioni che condizionano la mia vita.

Ma soprattutto l’ho detto perché sono una mamma che vuole difendere il diritto dei propri figli, al pari di quello di ogni altro cittadino, di decidere

per il proprio corpo, la propria salute, la propria vita.

Quando si tratta della propria salute, nessuno ha il diritto di decidere per me, per noi, quale sia il rapporto giusto che dobbiamo correre tra il rischio di vaccini sperimentali e i loro benefici.

Nessuno ha il diritto di decidere quante pallottole nel caricatore della pistola che ci obbligano a puntarci alla testa ogni volta che ci chiedono di iniettarci il vaccino, sono il giusto rischio che dobbiamo correre. 

Le autorità, gli esperti, le stesse case farmaceutiche hanno ammesso che questi vaccini non prevengono né fermano il contagio, ma contribuiscono a curare la malattia.

Ebbene, la cura anche in Italia è legata al consenso.

Nessuno ha il diritto di decidere per noi come dobbiamo curarci.

Basta discriminare i non vaccinati perché esercitano una scelta che appartiene ai diritti inviolabili dell’uomo, conquistati con il sacrificio di migliaia di vittime innocenti.

Basta addossare le colpe e i fallimenti delle politiche dissennate e fallimentari della gestione della pandemia di questi governi e di questa pletora di esperti,

a chi non ha nessuna altra colpa se non quella di esercitare un proprio sacrosanto diritto.

L’odio e l’incitamento all’odio, la ghettizzazione e la colpevolizzazione ingiusta della parte della società che la pensa diversamente,

promossi a piene mani da parte dei governanti e della quasi totalità dei mezzi mainstream,

sono gli stessi che, in un passato recente, hanno portato a conseguenze nefaste e a uno dei punti più vergognosi della storia dell’umanità.

Vogliono davvero ripetere quelle esperienze?

E mi rivolgo a tutti quei cittadini silenziosi che hanno scelto di vaccinarsi:

avete esercitato la vostra scelta come è giusto che sia;

ma ora è arrivato il momento di mettere da parte la comodità e la paura e di alzarsi a difesa della sospensione dei diritti di quelli che hanno fatto una scelta diversa dalla vostra.

Tacere, oggi, davanti a queste ingiustizie e disuguaglianze, vi rende complici e soprattutto vi apre la strada a una futura vita di schiavitù.

Chiedetevi se mai, nella storia, il bene è stato fatto con la minaccia, l’intimidazione, il ricatto e la menzogna.

Quando mai il bene è stato promosso con questi mezzi?

E quando mai da minacce, intimidazioni, ricatti e menzogne può nascere il bene?

È arrivato il momento di svegliarsi dall’ipnosi di massa propagandata dai mezzi media mainstream.

Ricominciamo a pensare in maniera critica, a fare domande e a pretendere risposte.

Non facciamoci mettere gli uni contro gli altri.

Ridiamo centralità alle scelte individuali, alla famiglia all’uomo come essere pensante e libero.

 

HPA