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INDIGNAMOCI !
Posted 06 Giugno 2011
Ricevo da Edoardo e volentieri pubblico ......
Non so perché, ma il termine “INDIGNAZIONE” mi suona
piuttosto “parisiano”. Me la immagino Heather esclamare: “SONO INDIGNATA!”,
seduta come tutti noi su quell’altalena emotiva a guardare il mondo, fra
speranza e pessimismo.
Indignazione … Un termine tornato di moda, dopo il successo
clamoroso dell’opuscolo “Indignez vous!” scritto da Stephán Hessel, il quale,
con parole molto semplici, si rivolge ai giovani sollecitando la loro
indignazione pacifica verso un mondo bisognoso di cambiamenti radicali.
Un libricino in fondo per nulla originale, ma che al momento
giusto e con il linguaggio appropriato è riuscito a entrare nel cuore di tutti
quei ragazzi che avranno in futuro l’arduo compito di rimodellare l’economia
mondiale e, soprattutto, la visione globale del pianeta.
Non a caso, proprio nei mesi scorsi, abbiamo assistito non
solo a un’indignazione collettiva, ma anche a una ribellione nei fatti, per lo
più pacifica, a dittature decennali che opprimevano la libertà di quei giovani
tanto cari a Hessel.
L’indignazione forse più comune è quella per la distruzione
progressiva del nostro pianeta. Nei prossimi decenni, perfino i popoli meno
partecipi ai problemi di natura ambientale dovranno finalmente decidersi a
cambiare qualcosa nel loro sistema economico e politico.
Ma riusciranno le nuove generazioni a distaccarsi in tempo
dalla “crescita quantitativa” e riformarla in una CRESCITA QUALITATIVA? Forse è
un’utopia pensare che in futuro gli uomini si prodigheranno per avere il
massimo della qualità di vita consumando il MINIMO indispensabile. Un mondo
insomma in cui la sopravvivenza economica non sia basata sulla crescita
continua del prodotto interno lordo di una nazione, ma sulla sua capacità di
innovare la produzione di energie alternative e sull’utilizzo più appropriato
delle risorse ambientali. Creare lavoro non solo per produrre cose, ma per
migliorarle.
Probabilmente non farò in tempo a vedere neppure l’inizio di
questa rivoluzione, se mai avverrà. Forse assisterò solo al declino continuo
del pianeta, prima che l’indignazione abbia dato finalmente i suoi frutti … Merde! Je suis indigné, Monsieur Hessel!
Edoardo Seianis
1 comments
25 Maggio 2015 14:28
Un mondo migliore dove regna la trasparenza, l'onestà, la fratellanza, la solidarietà, l'amore, il rispetto, l'altruismo, etc etc, è un mondo utopistico. E lo sappiamo bene.
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