Free Mind

Heather Parisi

IL DRAMMA FAMILIARE CI APPASSIONA

Posted 27 Novembre 2010

Ricevo e pubblico con piacere un articolo scritto da una studente delle scuole superiori. 


Riteniamo spesso a torto che le nuove generazioni siano superficiali e vuote ... non è sempre così ... 


Mi auguro sia solo l'inizio di una lunga serie di contributi che vorrete inviarmi a info@heatherparisi.com per arricchire il nostro blog ....  


Sorelle assassine”, “ Marina Patriti: uccisa dall’amante del marito ”, “Anziana signora aggredita e uccisa, accusato ingiustamente il figlio Luca ”, “Marocchino tenta di uccidere la moglie ”. Questo è ciò che si legge su internet, nei giornali, o si ascolta nei Tg. Il delitto familiare è sempre più presente tra noi, e noi lo ascoltiamo con tanta passione, diventando quasi parte del delitto stesso. Ma perché ci interessiamo sempre di più agli omicidi familiari e non alla mafia o alla camorra, che ormai da anni stanno rovinando il nostro paese? Perche rimaniamo indifferenti alla crisi che stiamo vivendo, alle persone che muoiono per la droga, per il lavoro o per la malasanità?  I protagonisti dei drammi familiari rappresentano realmente la volontà del nostro inconscio? Hanno realmente avuto, loro, il coraggio di fare ciò che noi stessi desideriamo? Sembra, allora, che “ il nostro amore si sia fuso e combinato con l’odio, e la nostra sessualità si sia combinata con l ’aggressività ” come scrive il Corriere della Sera.

Viviamo in una società che attraverso i media ci fa sentire sempre più oppressi, sempre più sbagliati, mai abbastanza, e cercando di non esplodere e fare azioni immorali ed illegali ci leghiamo a ciò che fanno gli altri, ma che in realtà vorremo fare noi. E cosi succede che i talk show in realtà diventano Tg, “sedi” in cui soubrette, presentatori, telespettatori, attori, cantanti si siedono su una poltrona e si improvvisano giudici, medici, psichiatri, poliziotti, proponendo una loro visione dei fatti, cercando di entrare nella testa del presunto colpevole e proponendo moventi e situazioni possibili. Queste trasmissioni finiscono per diventare fiction, più seguite di quelle vere, tipo “ Beautiful”, o “ Cento Vetrine”, soap opere storiche, che davanti alle complicate relazioni familiari risultano noiose.

La televisione, d’altronde, non fa altro che farci conoscere, attraverso punti di vista differenti, le passioni che ci dominano, presentandocele come passioni degli altri.

Ogni fatto di cronaca nera sta diventando, dunque, un romanzo, che ci tiene occupati mesi, poi sparisce nel dimenticatoio, e qualche giorno dopo un altro romanzo, con un’ altra trama, con altri moventi, con altri colpevoli comincia a colorare le pagine dei nostri pomeriggi spesi a guardare la televisione in cerca di una verità, che sappiamo non troveremo certo in talk show, tra questi personaggi che si improvvisano Dio, in grado di capire e conoscere le situazioni di persone che neanche conoscono.

La realtà è che risulta più facile sfuggire dai nostri problemi pensando a quelli degli altri, è più facile riflettere su una fanciulla che muore per una cugina invidiosa piuttosto che alla gerarchia che governa alcune regione dell’Italia attraverso la mafia, la camorra o la ‘ndrangheta, perché quest’ ultime ci fanno paura, rappresentano un qualcosa più potente di noi, che richiede troppo impegno, e ancora una volta per pigrizia o per omertà restiamo zitti e ci limitiamo a guardare e a giudicare.

Ma crediamo realmente che questo atteggiamento di completa estraneità ai problemi ci porti a qualcosa di concreto? I mali non curati prima o poi portano alla morte, e noi la morte del nostro paese ce la stiamo cercando.


ILARIA A.

V LICEO SCIENTIFICO

LICEO LIOY   VICENZA

1 comments

17 Maggio 2015 14:58

Il comune interesse per le disavventure altrui sta tristemente riempiendo le giornate di un indefinibile numero di persone ormai prive di carattere e personalità.

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